Perugia – Pisa, la conferenza pre match del tecnico nerazzurro Luca D’Angelo
Scritto da Alessandro Carugini il 30 Settembre 2022
Dalla sala stampa Passaponti dell’Arena Garibaldi, il (nuovo) mister della formazione pisana ha anticipato i temi della trasferta di Perugia; un avversario ostico che, come i nerazzurri, è in cerca di riscatto e di vittoria, dopo aver cambiato l’allenatore prima della sosta delle Nazionali.
Di seguito le dichiarazioni e le domande poste al Mister.
Quali sono le tue sensazioni in vista di questo esordio?
Sono felice ed emozionato allo stesso tempo! Ho voglia di ricominciare a vincere le partite come abbiamo fatto spesso in questi anni.
A proposito di vincere… Domani sarà molto importante fare risultato, ma sarà altrettanto importante non subire goal, visto che siamo la squadra che ne ha subiti più di tutti. Cambierà qualcosa nell’atteggiamento della squadra o vedremo la stessa mentalità dell’anno scorso?
Noi abbiamo un modo fi giocare e lo manteniamo proprio come attitudine. Si scenderà in campo per cercare di vincere. E se il Perugia sarà bravo ed entrerà nella nostra area, ci difenderemo e cercheremo di farlo da squadra. E quando ci verrà data la possibilità di offendere non staremo a guardare. Non è il nostro spirito.
Tornando a Pisa, ha trovato un mix di giocatori nuovi e tanti della scorsa stagione. C’è una differenza di rendimento dei giocatori che aveva lo scorso anno?
I giocatori che ho avuto in questi anni li ho trovati bene dal punto di vista atletico. Sono un po’ preoccupati perché nelle scorse stagioni erano stati tra i protagonisti del campionato, mentre quest’anno abbiamo qualche problema in più. Sono tutti molto legati alla piazza, alla squadra e alla società, e conseguentemente ne soffrono di più. Ma hanno carattere! Vogliono dimostrare che sono sempre quelli di cui ci ricordiamo. C’è un gran gruppo ed è una base di partenza positiva. Adesso la prima cosa che dobbiamo fare è diventare squadra, ogni giocatore deve mettere le proprie qualità al servizio degli altri. Qualcuno ha corsa, qualcuno ha tecnica e qualcuno ha tattica, e la squadra è un insieme di questi giocatori singoli che devono giocare come collettivo. Questa è stata la nostra forza. Dobbiamo tornare ad esserlo. Negli scorsi campionati abbiamo fatto tanti goal con tanti giocatoiri diversi. A mio avviso quando segnano tutti è sempre un buon segno. Dobbiamo difendere e attaccare tutti insieme.
In che condizioni sono rientrati gli stranieri dalle nazionali?
L’unico che è rientrato un po’ più acciaccato è Hermannsson, ma comunque domani sarà a disposizione. Gli altri sono rientrati tutti bene, qualcuno è un po’ stanco per i viaggi, ma nel complesso sono rientrati bene.
Morutan ed Esteves come li ha trovati?
Morutan si è allenato molto bene, si sta integrando con il resto del gruppo. Può giocare dall’inizio o subentrare a gara in corso. Ha grandissime doti tecniche. Esteves è un giocatore di grandissima qualità che può giocare sia terzino destro sia come centrocampista perché abbina corsa a una buonissima tecnica.
Beruatto invece, è un po’ l’ombra di se stesso. In questo inizio campionato è stato molto nervoso, sbagliando anche cose molto semplici. Maran sosteneva che non aveva ancora digerito la mancata promozione dello scorso anno. Te cosa ne pensi?
Continuo a pensare che Beruatto sia il terzino sinistro più forte di tutta la categoria. Si parla di un giocatore che giocherà tantissimo in Serie A. Non so quanto abbia patito la delusione, ci può stare, ma non lo sappiamo e, forse, non lo sa neanche lui. Io comunque l’ho visto bene.
Torregrossa invece come sta?
Non ce l’abbiamo fatta a recuperarlo. Non sarà a disposizione domani.
In questi giorni hai provato diversi moduli. 4-2-3-1 o 4-3-3? Con quale vedremo giocare il Pisa domani?
Lavoriamo su due idee. Vediamo domani con quale iniziare la partita. Poi vedremo se cambiare in gara in corso o meno. Comunque ma non vi dirò quali sono queste idee. I ragazzi sono entusiasti del lavoro svolto, dobbiamo mettere in pratica quello su cui abbiamo lavorato.
A proposito: ti sei trovato con molti difensori centrali. Questo potrebbe spingerti a giocare con una difesa a 3?
Abbiamo tanti difensori centrali bravi, sia gli italiani che gli stranieri. Abbiamo anche tante seconde punte, quindi la scelta andrà fatta anche in base a come starà la squadra. La difesa a 3 resta comunque un’opzione.
Sei tornato a Pisa da due settimane ed hai ricompattato subito l’ambiente con gli allenamenti aperti ai tifosi.
Il pubblico ci ha sempre sostenuto e ci può aiutare ad uscire da questa situazione. Sappiamo benissimo che a Pisa, inteso come squadra, possono mancare alcune cose, ma non manca di certo il tifo. I nostri tifosi vogliono bene alla squadra e lo hanno dimostrato in più occasioni. Nonostante la classifica ci seguiranno in tantissimi a Perugia. Abbiamo un pubblico che ci sostiene e ci spinge a fare il massimo.
Il popolo pisano ti ha definito il salvatore della Patria. Questo ti da qualche stimolo in più?
Non amo essere un uomo solo al comando. Perché questi ultimi fanno sempre una brutta fine, in tutti i settori. Non sono quel tipo di persona. Io sono per l’unione e per il collettivo. Si fanno le cose bene per far star bene tutti. Non sono per far star bene pochi, sono da tutt’altra parte. Sto con le minoranze e non con le maggioranze.