Giugno Pisano, l’assessore Filippo Bedini presenta il bilancio dell’edizione 2025
Scritto da RICEVUTO IN REDAZIONE il 3 Luglio 2025
“La linea ormai è tracciata: siamo riusciti a restituire essenzialità alle nostre tradizioni e continueremo ad impegnarci per un futuro degno del grande passato che siamo chiamati a rievocare”
Pisa, 3 luglio 2025. “La soddisfazione più grande dell’edizione 2025 del Giugno Pisano è quella di esserci confermati e anzi essere migliorati rispetto a una già eccellente edizione 2024 – esordisce l’assessore alle tradizioni della storia e dell’identità di Pisa Filippo Bedini che stamani, in conferenza stampa accompagnato dal dirigente Giuseppe Bacciardi, ha presentato il bilancio degli eventi appena conclusi, affermando: “La linea ormai è tracciata: l’obiettivo che ci siamo posti sin dall’inizio del mandato, otto anni fa, il traguardo a cui abbiamo mirato e che oggi possiamo dire con soddisfazione di aver raggiunto, è la trasformazione culturale dei principali momenti legati alle tradizioni storiche di Pisa. Si tratta di un capovolgimento di prospettiva, ma soprattutto di un’operazione di restituzione e di valorizzazione che non poteva non nascere da una visione. Una visione diversa dal passato, in cui si guardava più a un taglio da notte bianca delle serate dedicate alle tradizioni, dove la storia, le radici e la sacralità stessa dei momenti erano piegati ad altri obiettivi e messaggi. La restituzione e il recupero della essenzialità sono risultati che hanno incontrato il plauso e unito tanti pisani, a prescindere dall’orientamento politico. La differenza col passato è sempre più sottolineata e già questa è una vittoria”.
“Questa nostra visione si proponeva e ci ha indirizzato verso l’obiettivo, oggettivamente raggiunto – sottolinea Bedini – di tornare a vivere la Luminara, la Regata ARMI, il Palio di San Ranieri e il Gioco del Ponte nella loro dignità di momenti che nascono, affondano le loro origini in una storia importante, di una città che è stata grande, in un vissuto, una tradizione, una devozione che in nessun modo potevano scadere in rievocazioni che fossero poco più che semplice folklore o peggio rischiassero di scadere in mere carnevalate. Per questo ci vogliono prima di tutto passione, tantissimo lavoro, investimenti. E poi la partecipazione convinta e costruttiva di tutte le realtà, legate al Comune o private che siano, che sono a vari livelli coinvolte in questo tipo di attività. Non a caso questi momenti delle nostre tradizioni sono accompagnati da mostre, restauri, riscoperta di spazi di cui la città si è riappropriata, momenti di approfondimento storico e culturale, attività didattica con e nelle scuole e perfino ristampe di manoscritti e di libri che fotografano la storia di Pisa e l’antichità e il portato identitario delle sue tradizioni”.
“La percezione in città, registrata trasversalmente – prosegue Bedini – è di un’edizione del Giugno che ha fatto registrare una crescita tangibile e rilevante, sotto tutti gli aspetti, e di eventi che sono consolidati nella loro declinazione, improntata a semplicità e bellezza. Sintomatici del successo il boato sui Lungarni al termine dei fuochi d’artificio e il grande pubblico al Palio e al Gioco. Altro aspetto assolutamente non secondario è legato al fatto che quest’anno siamo riusciti a essere presenti addirittura su trasmissioni importanti e molto seguite dei canali Rai per ben tre volte con gli eventi del nostro Giugno: prima con una bella puntata di Bellissima Italia dedicata ai nostri Lungarni, poi con la Luminara su Unomattina e infine con il Palio di san Ranieri, protagonista in una puntata di Camper. Una visibilità mai avuta in passato, che è fondamentale per la promozione degli eventi delle Tradizioni della storia e dell’identità di Pisa”.
“Come ogni anno – conclude l’assessore – l’organizzazione degli eventi è di per sé estremamente complessa, e a ciò si aggiunge il fatto che ogni anno la burocrazia complica ulteriormente il lavoro, i costi lievitano e gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. Ciononostante l’edizione di quest’anno è stata ancora più bella di quella dell’anno scorso: la “macchina” comunale ha funzionato alla perfezione. Perciò i ringraziamenti sono doverosi, ma anche molto sentiti. Essere ulteriormente cresciuti significa molto, ma soprattutto indica che si è delineata nettamente una strada lungo la quale possiamo con fiducia incanalare il lavoro dei prossimi anni. C’è ancora molto da fare, ma la linea è tracciata, per un futuro degno del grande passato che siamo chiamati a rievocare”.