Bilancio raccolta “Un Gelato per la Pace”

Scritto da il 7 Agosto 2025

“Un Gelato per la Pace”: dalla Sicilia alla Finlandia una campagna che ha unito l’Europa a sostegno della popolazione civile di Gaza.
Oltre 57.000€ raccolti, 240 gelaterie europee coinvolte, migliaia di chilometri percorsi per un gelato solidale: “Un Gelato per la Pace” diventa una cordata internazionale di umanità e solidarietà.
È stata molto più di una raccolta fondi: “Un Gelato per la Pace” si è trasformata in un’onda di umanità, empatia e mobilitazione internazionale. Da Randazzo in Sicilia fino a Lappeenranta, in Finlandia, passando per le grandi città e i piccoli borghi italiani e europei, ben 240 gelaterie hanno scelto di unire la voce, le mani e il cuore per sostenere la Striscia di Gaza, piegata da mesi di guerra, fame, carestia, attacchi indiscriminati alla popolazione civile.
Il risultato parla da sé: 57.447,26€ raccolti a favore di Medici Senza Frontiere. Un gesto semplice – un gelato o una granita all’anguria – che ha generato un impatto gigantesco, accompagnato da un messaggio potente: ognuno di noi, anche in un luogo remoto, può essere uno strumento di pace.
La mappa interattiva delle gelaterie partecipanti è stata visualizzata più di 250.000 volte. In tutta Italia e in diversi paesi europei, centinaia di persone hanno percorso chilometri per raggiungere la gelateria aderente più vicina e lasciare il proprio contributo. In alcune città, i volontari di Medici Senza Frontiere hanno allestito banchetti davanti alle gelaterie, amplificando la portata dell’evento.
C’è stata una bella risposta da parte del pubblico e ci sono state delle situazioni che hanno commosso gli aderenti: nella gelateria portoghese São Gelados, un cittadino che ha tenuto a specificare di essere ebreo, ha aperto la mattina la raccolta fondi con una donazione di 300 euro. In Puglia, una famiglia colpita da un recente lutto ha donato 1.500 euro per offrire 500 “granite sospese” a chi non poteva permetterselo.
Le donazioni sono arrivate da ogni parte, da piccole cifre a oltre 2.000 euro: ciascuna ha rappresentato un contributo fondamentale, senza gerarchie, senza classifiche. È stata una campagna corale, partecipata, condivisa.
Numerose gelaterie impossibilitate a partecipare il 19 luglio hanno organizzato l’evento in una data alternativa (come il 24 luglio) o hanno comunque effettuato una donazione spontanea. Oggi “Un Gelato per la Pace” è al centro dell’interesse anche di colleghi europei: nel Regno Unito, un’associazione di gelatieri ha già chiesto di replicare l’iniziativa.
Il merito di tutto questo va a una categoria, quella dei gelatieri, che in piena alta stagione ha creduto nell’iniziativa, mettendo la propria faccia, il proprio tempo e la propria professionalità a disposizione di un gesto collettivo. Il loro impegno dimostra che la categoria del gelato artigianale sa farsi portatrice di valori civili e solidarietà concreta.
Il lavoro di comunicazione è stato condiviso: sono stati forniti materiali grafici omogenei in sei lingue, ricette per la preparazione del gusto anguria in forma di gelato o granita, strumenti per facilitare la promozione sui social. Ma il vero motore dell’iniziativa è stata la sensibilità, la creatività e la determinazione di ogni singolo partecipante. “È stato bello vedere questa energia diffusa, umana, partecipata. Nessuno ha fatto tutto, ma ognuno ha fatto la sua parte. In un momento così cupo, è stato un gesto corale di bellezza e presenza” – hanno dichiarato Gianfrancesco Cutelli e Martina Imbesi, promotori dell’iniziativa – “Ci auguriamo che questa azione possa essere di ispirazione anche per altri settori, a sostegno dell’immenso lavoro che Medici Senza Frontiere porta avanti ogni giorno, non solo a Gaza.”
LA DICHIARAZIONE SULL’INIZIATIVA DI MEDICI SENZA FRONTIERE
“La catastrofe umanitaria che si sta consumando oggi a Gaza chiede a ciascuno di noi di prendere una posizione, ci ricorda l’importanza della cittadinanza attiva e della parola per non cadere in un silenzio complice. Un sentito grazie a Gianfrancesco Cutelli, al suo staff e ad ogni singolo gelatiere per l’organizzazione di “Un Gelato per la pace” importante iniziativa di mobilitazione cittadina e grazie a tutti coloro che hanno aderito in modo così forte consentendo di raccogliere una cifra importante per le attività di Medici Senza Frontiere a Gaza, un piccolo gesto può ancora fare la differenza per cambiare le sorti di Gaza agendo nell’immediato con costanza e determinazione.” afferma Martina Marchiò, coordinatrice medica di MSF rientrata da poco da Gaza dove ha lavorato in due diverse missioni nel corso dell’anno.
Medici Senza Frontiere (MSF) lavora a Gaza dal 1989. Dallo scoppio del conflitto ha adattato le sue attività e al momento opera in 11 strutture mediche, tra ospedali, ospedali da campo e centri di salute primaria, per fornire assistenza sanitaria alla popolazione colpita dal conflitto. Con un team composto da circa 30 operatori internazionali e oltre 900 operatori palestinesi, MSF offre cure chirurgiche, trattamenti per ferite, fisioterapia, assistenza materna e pediatrica, cure primarie, vaccinazioni e supporto per la salute mentale, oltre alla distribuzione di acqua. Dall’inizio del conflitto, l’organizzazione ha visitato oltre un milione di pazienti, effettuato 23.000 interventi chirurgici e assistito 13.000 parti. Dall’inizio del conflitto 12 operatori umanitari di MSF sono stati uccisi e l’organizzazione continua a chiedere la protezione dei civili, degli operatori umanitari e delle strutture sanitarie.

Il report ufficiale sarà trasmesso a Medici Senza Frontiere e pubblicato su:
www.ungelatoperlapace.it


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