Cultura: dal 9 maggio al 2 giugno al Fortilizio della Cittadella la mostra “Ivan L’opera, l’arte e il pensiero”.
Scritto da RICEVUTO IN REDAZIONE il 8 Maggio 2025
L’esposizione dedicata a Ivan Montagnani. Assessore Bedini «Fortilizio ancora una volta ‘casa’ degli artisti pisani»
Pisa, 08 maggio 2025. Si aprirà domani, venerdì 9 maggio, presso il Fortilizio della Cittadella, la mostra “Ivan. L’opera, l’arte e il pensiero”, dedicata a Ivan Montagnani, a cinque anni dalla sua scomparsa. L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione Comunale di Pisa in collaborazione con le figlie dell’artista, Elisabetta e Maria Cristina Montagnani, rende omaggio a uno dei protagonisti dell’arte pisana, offrendo al pubblico un viaggio nella sua vasta produzione artistica.
“Il Fortilizio, con i suoi spazi carichi di suggestione, ancora una volta diventa il centro espositivo, la “casa”, degli artisti pisani – dichiara l’assessore alla cultura Filippo Bedini. È la volta di Ivan Montagnani, di cui ospitiamo oltre 100 opere, che raccontano sessant’anni di ricerca e sperimentazione nel campo della grafica e della pittura. La mostra si articola su tre livelli, ognuno dedicato a una dimensione specifica della sua produzione, sposandosi alla perfezione con la conformazione della struttura che la ospita: un tributo doveroso”.
La mostra. Al piano terra, l’atelier accoglie il visitatore in un ambiente intimo, dedicato alla presentazione della figura umana e professionale di Ivan: biografia, premi, pubblicazioni e una selezione delle principali forme espressive da lui praticate introducono alla profondità della sua visione artistica.
Al primo piano, la sala della pittura ospita le opere realizzate tra il 1983 e il 2012. I paesaggi e le composizioni pittoriche si distinguono per la luminosità alta e costante dei piani cromatici, che restituiscono atmosfere sospese, delicate e profonde. Come si legge nel testo critico presente in mostra: «L’unità del piano cromatico, di una luminosità alta e costante, sul quale si riportano decantati i più lontani strati atmosferici e luminosi, la contiguità delle qualità cromatiche dei primi piani, l’importanza della grafia coloristica, documentano un rigore di selezione e di scelta paragonabile a quello, analogo per coscienza, dell’intercisione della piramide visiva albertiana. Soltanto che qui la rappresentazione dello spazio si riduce al tempo dell’emozione, non come valore iniziale, ma come esito maturo e conclusivo».
Al secondo piano si trova la sala della grafica, con opere datate dal 1970 al 2018. È il cuore fondativo della ricerca artistica di Montagnani, nato come grafico, capace di esprimere un’eccezionale varietà stilistica, dal figurativo all’astratto. La sua produzione grafica (1961–2019) è frutto di un lavoro paziente e consapevole, dove il segno si sviluppa con rigore attorno a nuclei essenziali, creando forme mentali e non mimetiche, evocative di metamorfosi e stati interiori. Come si legge in un altro estratto dal catalogo della mostra: «Nei casi migliori non è tanto la riconoscibilità della forma ad interessare, quanto quel trascorrere tra il definito e l’indefinito, tra il noto e l’ignoto, in cui l’autore propone le metamorfosi della realtà».
L’esposizione si completa con la sezione “Il pensiero”, dedicata alla riflessione umana e sociale che permea tutta l’opera di Ivan Montagnani. L’artista pisano era capace di entrare in punta di piedi nella sensibilità dell’osservatore, sollecitando interrogativi e consapevolezze. I suoi lavori affrontano i grandi temi della contemporaneità: la centralità dell’uomo, l’innocenza dell’infanzia, la marginalità sociale, la memoria storica.
Nella maturità della sua produzione – che attraversa più di cinquant’anni – anche la scrittura si fa parte integrante del linguaggio pittorico: frasi, citazioni e riflessioni compaiono direttamente nei quadri più recenti, come inviti alla meditazione in un tempo frenetico e spesso distratto. Un’arte che cerca di restituire, come scrivono le figlie nel testo introduttivo alla mostra, “il profumo della silenziosa armonia che sussiste eternamente tra l’uomo e ciò che lo circonda”.
Orari. La mostra sarà visitabile dal 9 maggio fino al 2 giugno, con ingresso libero, negli orari di apertura del Fortilizio della Cittadella: giovedì e venerdì dalle ore 16.00 alle ore 19.00; sabato e domenica dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00. Contestualmente sarà possibile visitare anche la Torre Guelfa.